Il sole era alto nel cielo – una palla infuocata-  e la foresta sembrava bruciare sotto le folate di un vento impetuoso e caldissimo. Protetta da un folto fogliame c’ era una magnifica tigre – che chiameremo Gemma-  grassa e panciuta , poiché da poco aveva partorito cinque magnifici tigrotti. Era affaticata e preoccupata, in quanto, senza il suo compagno, sentiva di più la responsabilità di questi cinque cuccioli, anche perché l’ultimo non era nato grosso e forte come gli altri fratellini. Era lento nel muoversi; aveva difficoltà a nutrirsi e, cosa non indifferente, aveva una zampina che gli dava molto fastidio e che il cucciolo leccava continuamente. Gemma lo guardava e le si stringeva il cuore: come avrebbe fatto a stare al passo con gli altri? Dovevano assolutamente mettersi in cammino per fermarsi in un posto più sicuro , poiché dove ora stavano era pericolosissimo in quanto animali di ogni specie avrebbero potuto fare scempio di questi teneri e ambiti esserini . Calata la sera, Gemma e i suoi cuccioli si prepararono a mettersi in cammino, dovranno assolutamente arrivare molto lontano sperando così di mettersi in salvo. E’ l’alba, si parte: i cuccioli sono entusiasti di mettersi in cammino insieme alla loro mamma. Ma mamma tigre è triste! Nota che l’ultimo cucciolo non  riesce a tenere il passo degli altri, cerca disperatamente di raggiungerli ma invano. Gemma comprende di trovarsi ad un bivio: dovrà fare una terribile scelta: portare in salvo i quattro cuccioli sacrificando il più piccolo, oppure sacrificare tutti gli altri ed esporli a morte certa. Con la morte nel cuore, sceglie di proseguire, cercando di non voltarsi a guardare il suo piccolo, convinta di non vederlo mai più. Il cammino è lungo, zeppo di insidie e pericoli.  Ogni tanto si ferma per ciucciare i cuccioli. Giunge la notte, la piccola comitiva si riposa. I cucciolotti dormono al caldo sul ventre della mamma che non chiude occhio, pensando sempre al suo ultimo piccolo che ha dovuto abbandonare. Quanto dolore! Spunta il giorno, una luce bellissima illumina tutta la vallata. I cuccioli, dopo il pasto, sono pronti a giocare, si rincorrono felici, sono in un posto abbastanza sicuro, con una specie di discesa che li nasconde ad occhi estranei. Ad un certo momento, fra lo stormire delle foglie, si sente un flebile lamento. I tigrotti si girano curiosi, cercando di appurare da dove viene questo lamento, e cosa vedono? Il loro fratellino che arranca sulla discesa cercando in tutti i modi di raggiungerli. Senza pensarci un secondo, il penultimo cucciolo scende di corsa, si pone alle spalle del fratellino e con tanta fatica ma con molta delicatezza e dolcezza lo spinge piano piano fino ad arrivare alla sua famiglia. Mamma tigre lo stringe al cuore mentre tutti i fratellini lo accerchiano felici. Finalmente ci sono tutti, si sono ritrovati.

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