I giovani dello Shekinà e la solidarietà al tempo Covid

Il Centro Pastorale Giovanile Shekinà, nato nel centro del Vomero nel 1996, rappresenta per i giovani della collina, una casa comune dove abitare e si propone, a tal proposito, di costruire continuamente un ponte tra la strada e la Chiesa. Shekinà, in ebraico, significa tenda, ma in senso strettamente teologico significa luogo dell’incontro tra Dio e l’uomo, dove Dio si lascia scoprire dall’uomo. Per i giovani, questa casa diventa, quindi, uno spazio di ritrovo e di relazione dove potersi confrontare con i propri coetanei dell’Arenella, del Vomero, dei Camaldoli, del Rione Alto, dei Colli Aminei e di Capodimonte per creare proposte, laboratori, progetti, percorsi di ricerca spirituale, raccordando idee e speranze. Per il Centro fare rete è sempre stata una priorità: sin dalla sua fondazione, infatti, lo Shekinà opera in collaborazione con la Diocesi di Napoli, con l’ufficio diocesano di Pastorale Giovanile, con le Parrocchie presenti sul territorio decanale, con gli Enti pubblici, con le Associazioni di Volontariato e le Cooperative Sociali per realizzare attività e progetti volti a contrastare, ridurre e prevenire la dispersione scolastica, i fenomeni di illegalità e di inciviltà diffusa.

La mission propriadello Shekinà è l’educazione e la crescita umana, intellettiva, pastorale e spirituale dei giovani ed, a tal fine, propone attività di formazione, momenti di riflessione, esperienze di volontariato e di cittadinanza attiva. Inoltre, il Centro si impegna nella promozione di pratiche di mediazione dei conflitti sociali, di educazione alla convivenza, alla amicizia sociale, al rispetto di regole, tempi e spazi. In tale ottica, le attività promosse e realizzate sono volte a stimolare nei ragazzi il senso di socializzazione ed integrazione, a migliorarne i comportamenti e le relazioni in ambito sociale, incidendo così, in modo determinante, nella formazione del carattere e nella pratica di un sano stile di vita. 

Per sintetizzare bene lo spirito dello Shekinà potremmo riprendere le parole di Papa Francesco, che nel discorso di chiusura della Giornata Mondiale della Gioventù a Cracovia nel 2016 disse: “Siate Giovani da Scarpe e non da Divano”. Queste parole evidenziano la stessa dinamicità dei giovani, il loro coraggio e la loro determinazione per intraprendere nuove strade e raggiungere orizzonti sconosciuti.

Quest’anno, a causa del Covid-19, molte delle attività pastorali previste non sono state svolte ma si è avuta la possibilità di riprogettare, alla luce del periodo di emergenza, la pastorale giovanile in un’ottica ben diversa, riadattando le attività secondo legge e disposizioni sanitarie. I giovani non sono stati mai lasciati soli. Già nel pieno della pandemia che stava colpendo il nostro paese, nel periodo di marzo, i volontari dello Shekinà hanno messo in gioco le proprie competenze comunicative e social, proponendo una vera e propria solidarietà digitale, attraverso video tutorial come: lo Shekinà Learning, volto a dare consigli su come ottimizzare lo studio; Ginnastica…a ritmo, per mantenersi in forma durante il lockdown; DisengniAmo Insieme, per imparare varie tecniche di disegno; lo Shekinà Art&Music, laboratorio artistico e musicale; Dolce o Salato?, per imparare i segreti della cucina; ShekiLab,  per il imparare a fare piccoli lavoretti come braccialetti e collanine; Pillole di saggezza, piccoli video di un minuto nei quali, attraverso la lettura di un passo del Vangelo, di un versetto di un libro, di un testo di una canzone o di una citazione di un autore famoso si sono offerti spunti di riflessione; Shekinà Book Club e lo Shekinà Music Club dove sono stati recensiti libri e canzoni ed affrontate discussioni via social. Inoltre, sono state realizzate dirette Instagram, con giochi, quiz e interviste a giovani impegnati durante questo periodo. Un modo interattivo e nuovo per stare accanto ai giovani ed accompagnarli in un periodo così difficile. Ma la Solidarietà Digitale non è bastata a soddisfare la voglia di mettersi in gioco dei giovani dello Shekinà. Nei mesi di aprile, maggio e giugno, in stretta collaborazione con la Municipalità 5, l’Associazione Sii Turista della Tua Città, la Cooperativa Occhi Aperti – Casa Arcobaleno, edil gruppo Napoli6 degli Agesci Campania, si è realizzato il 28°Campo di Solidarietà e Volontariato Special Edition: una raccolta alimentare e di beni di prima necessità che ha permesso di aiutare centinaia di famiglie bisogne colpite economicamente dalla quarantena, grazie alle tantissime donazione di amici e giovani delle realtà coinvolte e grazie ai supermercati e commercianti del quartiere che non si sono tirati indietro di fronte ad una richiesta di aiuto. Oltre a raccogliere beni di prima necessità, attività principale che lo Shekinà organizza da oltre 25 anni coinvolgendo tutto il territorio collinare con oltre 500 giovani, il Centro ha offerto a questi ultimi la possibilità di vivere l’esperienza della distribuzione diretta dei beni alle famiglie bisognose a cadenza settimanale. I giovani si sono dimostrati entusiasti di aver avuto l’opportunità di aiutare concretamente le famiglie mettendosi in prima linea nell’affrontare l’emergenza economica.

In continuità con il campo e il supporto degli amici scout è nata l’iniziativa Panaro Solidale Condominiale, dovei volontari, restando a casa, si sono organizzati nel creare un punto raccolta nel proprio palazzo per non far mancare mai il loro prezioso aiuto. Insomma, i giovani dello Shekinà non si sono mai fermati e continueranno a prestare il proprio contributo mettendosi al servizio della comunità!

Si invitano tutti i lettori di Buongiorno Napoli a seguire i canali social Facebook Shekinà Centro Pastrorale Giovanile e Instagram shekina_cpg

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