La gente di Napoli – Humans of Naples: il documentario parte di un progetto sui volti e sulle storie dei napoletani

Il documentario La gente di Napoli – Humans of Naples  è un breve, intenso, ricco ed emozionante documentario sociale, prodotto da Vincenzo De Simone, psicologo e fotografo partenopeo, come parte dell’omonimo progetto fotografico e di indagine psico-sociale.

L’opera cinematografica è di accesso libero e gratuito su YouTube, per volontà degli autori, come  “segnale positivo per dimostrare che Napoli è viva e sogna ancora nonostante le problematiche affrontate in quest’ultimo anno”

Attraverso la gente, le persone, vengono smontati gli stereotipi, mostrando una “napoletanità” come una filosofia di vita, un modo di essere, uno stato mentale, razionale ed emotivo, che racchiude in sé un universo complesso fatto di radici culturali forti, contaminazioni culturali reinterpretate in modo creativo ed innovativo, apertura verso il mondo e senso di accoglienza, luci ed ombre, un caos ordinato nel suo disordine, qualcosa di talmente complesso per cui occorre rivedere più volte l’opera per capire come i napoletani, nel loro modo di essere, di ragionare e di provare emozioni siano qualcosa di unico, raro ed indescrivibile, qualcosa che tocca l’anima di chi vive e visita la nostra città e qualcosa che, come napoletani, ci portiamo dietro quando siamo lontani dalla città come “casa madre”.

Dall’attore, al cantante, al barista, all’artigiano dei presepi, al ristoratore, al magazziniere, alla studentessa fuori sede, per citare solo alcune delle persone protagoniste del video, emerge una unità nella complessità che ricorda Pino Daniele quando cantava “Napule è mille culure”.

L’opera, complessa nella sua semplicità, svela un patrimonio di umanità da tutelare che riporta alla mente la speranza di Pier Paolo Pasolini: “La strada maestra, fatta di qualunquismo e di alienante egoismo, è già tracciata. Resterà forse, come sempre è accaduto in passato, qualche sentiero: non so però chi lo percorrerà, e come”.

Ecco che Napoli può essere un sentiero, perché nei napoletani il qualunquismo e l’alienante egoismo non hanno prevalso, la fretta come stile di vita viene fermata da un semplice caffè con una chiacchiera al bar, l’omologazione delle vetrine ordinate non ha vinto sul quel caos voluto dall’antiquario per lasciare alle persone il gusto della scoperta, le radici della tradizione sono rimaste salde senza ingabbiare l’artigiano che crea presepi anche con personaggi di attualità, perché il rispetto della tradizione non ha soffocato la creatività dell’innovazione, nella ricerca del giovane barista di un caffè lungo a fianco a quello ristretto, perché il commerciante del chiosco chiude la propria attività commerciale per dedicarsi al sociale, mentre i ragazzi crescono, sognano e si divertono facendo teatro nei luoghi di Gomorra, e il magazziniere prende birra e acqua spostando un attimo San Gennaro.

Il documentario “La gente di Napoli – Humans of Naples” mostra una Napoli sognatrice e quindi viva che rappresenta un baluardo umano e culturale poiché Napoli ha conservato ancora la sua profonda umanità, la sua anima, di cui cantava Pino Daniele “In questa vita c’è bisogno di più anima, per sopportare quello che c’è intorno l’anima”.

Nelle parole pronunciate da Enzo Avitabile risuonano, come le onde del mare che bagna Partenope, tutta l’umanità dei napoletani : “Se Napoli è la casa mia, è l’Italia la casa mia. Se l’Italia è la casa mia, l’ Europa è la casa mia . Se l’Europa è la casa mia, il mare è la casa mia. E se il mare è la casa mia,  i continenti sono la casa mia. Ma se loro sono la casa mia, e la terra è la casa mia, il mondo è la casa mia. E se il mondo è la casa mia, e l’universo è la casa mia, Napoli è la casa mia.”

La gente di Napoli – Humans of Naples è un progetto di storytelling complesso, unione di ricerca scientifica ed espressione artistica che, oltre al documentario oggetto di tale articolo, ha dato come frutto un libro che cerca di “cogliere in una città dalle mille sfaccettature sociali la realtà “effettuale” tramite i volti della gente, racchiusi in uno scatto fotografico arricchito con un personale commento dei soggetti ritratti” , un progetto che ha generato numerose e variegate iniziative, esposizioni fotografiche, interventi sui mass media, coinvolgendo tutti coloro che vivono Napoli, anche come turisti e con la partecipazione di politici, personaggi dello spettacolo ed artisti, nell’ambito di un progetto antropologico di indagine psico-sociale territoriale al contempo semplice e complesso, che valorizza le persone e il territorio, connettendo le idee, i progetti e le speranze di chi vive Napoli, per non disperdere e valorizzare tali risorse al fine di  migliorare la città  da un punto di vista civile e sociale, valorizzandone gli aspetti multiculturali e multietnici e rilanciandola sul piano internazionale.

08.09.2021

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *