Il progetto “Seminare l’immagine/Terzo Paradiso Rebirth”: l’incontro fra arte e natura nella Riserva Naturale Cratere degli Astroni

Nella Riserva Naturale Cratere degli Astroni, oasi WWF, procede il progetto di arte pubblica “Seminare l’immagine”, che fa parte del vasto progetto internazionale di Michelangelo Pistoletto “Terzo Paradiso Rebirth”.

Il progetto, voluto dalla Scuola di Decorazione dell’Accademia di Belle Arti partenopea e da Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, è ideato da Stefania Perna, artista e docente di Decorazione, e realizzato dagli studenti della Scuola dell’Accademia, personalmente, con le proprie mani, e con il coinvolgimento del pubblico, in un’ottica “partecipata e trasformativa della società, che aderisce alle istanze etiche e culturali proprie della pratica artistica del maestro Pistoletto e si articola attraverso azioni di cura, di tutela, di riqualificazione e valorizzazione ambientale” volta alla “circolazione di feconde energie processuali, volte alla rinascita (“Rebirth”) attraverso l’arte.

Il progetto di arte pubblica è praticamente semplice e concettualmente molto complesso, poiché si tratta di un’ installazione, realizzata in più fasi, non solo materiali, ma dal significato didattico, filosofico ed artistico interconnesso, volta alla realizzazione del simbolo Rebirth, cioè del simbolo di Rinascita secondo la concezione di Pistoletto, nel contesto della Riserva degli Astroni come luogo di per sé stesso simbolico, essendo oasi naturale.

Il progetto è site-specific, cioè pensato ed inserito in un luogo specifico, secondo scadenze precise in tre fasi connesse ed interdipendenti: nella prima, dal 9 al 13 maggio gli studenti hanno disegnato il simbolo e solcato il terreno, con le proprie mani, in un’ottica di didattica dal basso, partecipata, che predilige il tatto come senso artistico, e ripristina il contatto con la natura e con la realtà, piantando semi di girasole (Sunrich Summer Provence) che nel linguaggio dei fiori, presso tutte le culture, si rapporta la sole e alla luce ed indica vita, gioia, felicità, fiori scelti sapientemente nel rispetto dell’ecosistema della flora e della fauna degli Astroni, destinati a fiorire secondo i tempi della natura al fine di rigenerare il suolo, a tutela delle api, che nelle culture antiche rappresentano un simbolo di abbondanza e ricchezza, e scomparendo in inverno per riapparire in estate, rappresentano l’eterna rinascita della vita e della natura, l’ape animale fondamentale negli equilibri naturali e per la vita degli uccelli, protagonisti della vita dell’Oasi degli Astroni.

In attesa della germinazione e della crescita dei fiori, il processo di rinascita ha previsto la fase del Dono dei semi in esubero, un gesto costruttivo contro gli sprechi e un segno di interconnessione, come creazione di relazioni e condivisione di progetti reali, conforme ai principi del Terzo Paradiso, e alla diffusione del concetto di Rinascita (Rebirth) attraverso il coinvolgimento e la responsabilizzazione nel processo di coltivazione, cosi da poter piantare in casa i fiori documentando le diverse fasi, dalla semina alla fioritura, per realizzare una semplice foto a fianco del girasole, un “ritratto con girasole”, secondo una didattica che ricorda la “semplicità complessa” della didattica dell’infanzia, fatta con i pulcini, e “la complessità semplice” dell’arte povera, della Venere degli stacci di Pistoletto. (corsivo dell’autore dell’articolo).

La seconda fase, svoltasi il 4 di luglio, ha visto l’inaugurazione del progetto, presentandone il processo e la visione, con la partecipazione attiva del pubblico invitato a utilizzare semi bianchi di Cartamo o Zafferone (Chartamus Tinctorius), appoggiati sul terreno e non seminati, a formare il simbolo del Terzo Paradiso.

In attesa della terza fase programmata per il 6 settembre, la fase del Dono dei semi, destinati a Cittadellarte, indica continuità nel processo di rigenerazione continua del Terzo Paradiso in una ricerca che conduca a nuove soluzioni di senso etico ed estetico.

Nella visione di Michelangelo Pistoletto, il Terzo Paradiso è la terza fase dell’umanità, frutto della fusione del primo paradiso in cui gli esseri umani erano totalmente integrati nella natura con il secondo paradiso, frutto dell’artificio della mente umana, estesosi grazie alla scienza e alla tecnologia su scala globale, generando dei processi irreversibili di degrado e consumazione della natura. Il Terzo Paradiso è la terza fase dell’umanità che trova un equilibrio fra la natura e l’artificio, una delicata fase di rinascita globale in cui ciascuno è chiamato ad assumersi le proprie responsabilità in un’ottica di rinascita globale.

Il termine paradiso deriva dall’antica lingua persiana e significa “giardino protetto”. Secondo Pistoletto gli esseri umani sono  i giardinieri che devono proteggere il pianeta e prendersi cura della società umana.

L’arte, come espressione dello spirito del tempo (Zeitgeist), con l’avvento del nuovo millennio converge, nei suoi diversi linguaggi espressivi, verso un orizzonte nuovo, una “Rinascita globale”, condivisa e partecipata, dialogante ed inclusiva, che concilia l’unità nel rispetto delle peculiarità e delle diversità, un orizzonte nuovo di speranza, dove gli artisti avvertono, non solo con la ragione ma con la propria sensibilità, le problematiche da affrontare ed elaborano  soluzioni creative, facendo emergere quel “dono sacro”, secondo Einstein, la mente intuitiva, capace di generare risposte alle tematiche del mondo di oggi.  Riscoprire, sviluppare e dare il giusto valore alla mente intuitiva, critica, creativa, empatica… è il volano della rinascita, poiché tale “mente”, la sensibilità, che tutti possediamo e alcuni sviluppano è, come ogni cosa, “A gift from God”( Cit Pentral).

10.07.2022

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