Giffoni conto la povertà educativa: il progetto Sedici modi di dire Ciao

Ideato e realizzato dall’Ente Autonomo Giffoni Experience, Sedici modi di dire Ciao è un progetto selezionato dall’Associazione Con i bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

Il progetto, partito lunedì 1° febbraio 2021 coinvolge, per quattro anni, cinque regioni d’Italia: Campania, Calabria, Basilicata, Sardegna e Veneto, coinvolgendo i ragazzi divisi in due fasce di età, 11-13 e 14-17 anni, in un piano di formazione digitale con lab ed incontri.

Ogni territorio avrà un Cantiere di narrazione dove 1000 adolescenti saranno impegnati tutto l’anno in attività culturali e formative, dando vita al proprio hub. Un’attività che vedrà i ragazzi comunicare tra loro attraverso una piattaforma web in attesa di un incontro dal vivo; il tuttoin collaborazione con  i partner, il sistema scolastico e la comunità educante.

Una rete di laboratori con nove aule virtuali destinate a  progetti di sceneggiatura, cinematografia, fotografia, musica, scrittura creativa, cultura digitale ed auto imprenditorialità si accompagnerà ad attività dedicate ai docenti (Digital Prof) e alle famiglie (Parental Experience).

Il progetto prevede, inoltre, due Campus, uno che si terrà a luglio e che consentirà ai giovani di vivere l’esperienza del Giffoni Film Festival, e l’altro sarà realizzato a rotazione nei territori delle regioni coinvolte, consentendo ai ragazzi di incontrarsi dal vivo per condividere saperi, conoscenze ed esperienze.

Come detto, il progetto Sedici modi di dire Ciao è stato selezionato da Con i bambini, impresa sociale nata a giugno 2016 (organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD), per attuare i programmi del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori.

Si sottolinea quindi l’importanza del tema della povertà educativa, diventato di grande attualità grazie all’emergenza sanitaria, che attraverso le problematiche sollevate dall’uso della didattica a distanza ha destato preoccupazioni per il futuro educativo dei nostri giovani.

Come spiega il responsabile di Sedici modi di dire Ciao e direttore di Giffoni, Claudio Gubitosi: “Con questo progetto vogliamo dimostrare che la povertà educativa è un fenomeno che deve interessare tutti, non solo il mondo dell’istruzione e la famiglia, ma l’intera comunità educante. Abbiamo una responsabilità: garantire il futuro ai nostri ragazzi perché il mondo non può permettersi una generazione perduta di giovani”.

27.03.2021

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *