L’onda azzurra ricopre Napoli: il Terzo Scudetto porta gioia, speranza ed ottimismo

Ci Napoli 07/05/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Fiorentina / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: tifosi Napoli

L’onda azzurra ricopre Napoli: il Terzo Scudetto porta gioia, speranza ed ottimismo

Il Napoli del terzo scudetto è la squadra che realizza il sogno tanto atteso dalla città, un sogno, condiviso da tutti i napoletani, che ha avuto un effetto psicologico positivo non solo sui tanti concittadini emigrati ma che ha coinvolto sempre più persone da ogni parte del mondo, riportando Napoli a quelle magiche atmosfere vissute nel periodo di Maradona. Una sorta di convergenza astrale positiva che in realtà nasce da un infortunio che porta l’attaccante Victor Osimhen a dover indossare per precauzione una mascherina nera facciale che da un lato rievoca i tanti supereroi amati dai bambini e protagonisti del Comicon e dall’altro le tipiche maschere di Pulcinella. E chi dice che Masaniello, poi, nero non sia più bello, cantava Pino Daniele, proprio negli anni in cui il sud del mondo era incarnato da Maradona che segnava in quello che allora era lo stadio San Paolo. Il bomber del Napoli, nonostante l’infortunio, mostra in campo quella stessa fame di vittoria del suo predecessore Diego Armando Maradona, con il quale condivide il forte legame con Napoli e la provenienza da un paese del sud del mondo: Maradona dall’Argentina, Osimhen dalla Nigeria. Si dice che la realtà crei situazioni più fantasiose della fantasia ed in effetti si rivivono in città le notti magiche, inseguendo un goal di un attaccante che, mascherato come un pulcinella di origini africane o come un supereroe dei fumetti, realizza un sogno di riscatto condiviso da tutti. Ecco che la mascherina, da simbolo di infortunio e di difficoltà, si tramuta in un simbolo di lotta per la rinascita di un’intera città che, con la conquista del terzo scudetto, viene inondata da un’onda azzurra di ottimismo. Un’onda che porta il popolo partenopeo a credere che dall’impegno, nonostante le difficoltà, i risultati prima o poi arrivano. La città si riempie di adulti e bambini, anche loro mascherati, e la creatività diventa business nella torta con la mascherina nera di Osimhen che viene acquistato come buon auspicio. In un Napoli in cui, da sempre, sacro e profano si mischiano in una sorta di incarnazione collettiva, la gioia per la vittoria del Campionato di Italia diventa sentimento comune e trainante per la città che si fa bella con i suoi striscioni azzurri e bianchi che ondeggiando al vento come ‘Na bandiera tutta azzurra, ca rassumiglia ‘o cielo e ‘o mare ‘e sta città”. Ed è proprio nelle parole di questa canzone che Nino d’Angelo vede nello stadio una casa comune in cui giovani e meno giovani possono dimenticare i propri problemi, cercando in un pallone un po’ di pace ed un giorno nuovo che si chiama libertà. Ecco che allora il miracolo del Napoli del terzo scudetto è molto più complesso di quello che sembra, perché incarna e concretizza la possibilità di vittoria nonostante le avversità e la possibilità di raggiungere grandi obiettivi, grazie alla motivazione, all’impegno ed alla perseveranza. Una perseveranza che trasforma il pessimismo cupo e paralizzante della mascherina anti – covid in una mascherina nera anti – infortunio che diventa simbolo di riscatto per la città e per un flusso sempre più grande di turisti che vogliono vedere e toccare con mano la metamorfosi di Napoli, che da bruco può diventare farfalla superando il suo inverno verso una nuova primavera. In tempo di pessimismo, avvilimento e crisi, Napoli diventa città dell’ottimismo, della speranza e delle opportunità, come un faro di luce che attrae sempre più persone che vogliono conoscere la mentalità napoletana nella sua evoluzione storica. E’ nato nu scudetto! Co nu capocannoniere? Mascherato e niro potremmo dire, richiamando i versi di un’antica canzone partenopea.

Uno scudetto nuovo che ricorda tutto del passato per coltivare al meglio la speranza verso il futuro. E sugli striscioni appaiono San Gennaro e Maradona, ed al centro lo scudetto con il numero tre ed il motto unitivo e motivante: forza Napoli, sempre! Quasi un invito ad avere fede e fiducia, a rimboccarsi le maniche ed a lavorare insieme, a testa bassa, per il bene comune della città. Senza mai arrendersi. 

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