La porta d’uscita

è l’alba

che lascia le piume

di un’ala di rondine

sul fianco gonfio;

un filo d’erba,

staccato dal vento,

dalla valle

stravolge sul monte

e si perde nel nulla.

Noi,

nel mese di agosto

conteremo le pietre del fiume

che non vedemmo

quando ci fu la tempesta.

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