Procida, Capitale Italiana della Cultura 2022

La Capitale italiana della Cultura per il 2022 è Procida. A deciderlo, la giuria per la selezione della città Capitale italiana della Cultura, presieduta dal professor Stefano Baia Curioni. Per  la prima volta, si candida un’isola, una novità che ha portata alla vittoria la nostra perla del Golfo di Napoli con un programma artistico – culturale di tutto rispetto: 44 progetti, 240 artisti, 40 opere originali, 8 spazi culturali rigenerati. Numeri importanti, che dimostrano la voglia di farcela. La cultura non isola, questo il nome del dossier presentato da Procida che ha spiegato di essersi candidata perché “La terra isolana è luogo di esplorazione, sperimentazione e conoscenza, è modello di cultura, di pratiche di inclusione nonché di cura dei beni culturali e naturali”. Un dossier che prevede cinque linee direttrici estremamente evocative: Procida inventa, con svariati eventi artistici, dalle mostre al cinema alle opere site specific; Procida ispira, con progetti che valorizzano l’isola e le sue bellezze, Procida include, come luogo d’arte, veicolo di aggregazione, di espressione dell’individuo e dialogo con la comunità, Procida innova, con l’intento specifico di ripensare alla fruizione del proprio patrimonio; Procida impara, con progetti di valenza prettamente educativa.  Un progetto che, secondo quanto detto dalla giuria, potrebbe rappresentare un modello di sostenibilità dello sviluppo per tutte le realtà isolane e costiere del paese. A tal proposito, nella motivazione con cui la commissione ha nominato Procida capitale italiana 2022 si legge che “Il progetto culturale presenta elementi di attrattività e qualità di livello eccellente. Il contesto di sostegni locali e regionali pubblici e privati è ben strutturato, la dimensione patrimoniale e paesaggistica del luogo è straordinaria, la dimensione laboratoriale, che comprende aspetti sociali e di diffusione tecnologica è dedicata alle isole tirreniche, ma è rilevante per tutte le realtà delle piccole isole mediterranee”. Senza dubbio è un riconoscimento che un dona una enorme soddisfazione al popolo ischitano ed a tutta la regione Campania. Tanti i commenti positivi da parte delle istituzioni, tra questi la dichiarazione del sindaco di Procida, Raimondo Ambrosino, che ha affermato: “Siamo onorati e vi ringraziamo per questa enorme opportunità che senz’altro coglieremo lavorando sodo per rendere orgogliosa l’Italia per questa scelta. Procida può essere considerata una metafora di tanti luoghi, di tante amministrazioni, di tante comunità che hanno riscoperto l’entusiasmo e l’orgoglio del loro territorio e che con questo titolo vogliono costruire un riscatto importante per le proprie terre”. Ed è proprio vero, la proclamazione di Procida a Capitale della Cultura rappresenta, senza dubbio, una un’occasione straordinaria di proiezione della Regione Campania sul piano internazionale, per dirla con le parole del governatore della Campania, De Luca. Lo stesso consigliere regionale del Pd in Campania, Massimiliano Manfredi, ha tenuto a precisare che in un periodo di crisi sanitaria ed economica, la scelta di Procida è un segnale forte per guardare al futuro e progettare il rilancio della Campania partendo dalle bellezze, dalla storia e dalla cultura, valori universali che uniscono. E Procida, la più piccola delle tre isole del golfo di Napoli, con i suoi panorami, il suo mare e le sue viuzze che sembrano essere rimaste ferme nel tempo, incarna perfettamente questi valori ed è per questo che ha vinto la concorrenza di altre città bellissime. Il direttore del comitato per la candidatura, Agostino Riitano, ha affermato che la profezia che incarna Procida è la profezia dell’Italia che per rilanciarsi con la cultura e rappresentare una nuova linea di sviluppo per il Paese deve ripartire da quei luoghi considerati fino a ieri minori e marginali, dalle isole, dalle aree interne, dai piccoli comuni, custodi di un patrimonio materiale e immateriale. Vince, dunque, l’Italia minore, vince l’Italia dei piccoli borghi che dimostrano sempre più la voglia di cambiamento ed innovazione. Vince Procida e con lei tutto il popolo partenopeo.

18.01.2021

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