Al via la XXI edizione del Premio Massimo Troisi

Il Premio Massimo Troisi nacque nel 1996, a due anni dalla scomparsa dell’attore nato a San Giorgio a Cremano, con l’intento di premiare il miglior cortometraggio comico realizzato da esordienti e professionisti, e tuttora tiene fede alla promessa iniziale. Promosso dalla Città di San Giorgio e finanziato dalla Regione Campania, a partire da quest’anno, il Premio Massimo Troisi si celebrerà nei mesi estivi, ovvero dal 26 al 31 luglio, e prevederà le categorie “Miglior attore comico“, “Migliore scrittura comica“, “Miglior cortometraggio comico“, a cui si aggiungono quelle del “Migliore testo teatrale, sceneggiatura cinematografica” e “Scrittura seriale di fiction televisive“ in sinergia, queste ultime, con il Master di II livello in Drammaturgia e Cinematografia dell’Università “Federico II” di Napoli.

Il direttore artistico di questa edizione è l’attore Maurizio Casagrande:

«La direzione di Maurizio Casagrande rappresenta la sintesi di un percorso che, da anni, mira sempre più a confermare il Premio tra le grandi kermesse nazionali,» ci informa Giorgio Zinno, sindaco di San Giorgio a Cremano «la sua carriera e la sua grande esperienza sono per noi garanzia di professionalità e creatività. Con Maurizio ci siamo posti l’obiettivo di valorizzare ancora di più il Premio Troisi, facendo emergere tutte le potenzialità che esso possiede nell’ambito delle manifestazioni dedicate alla comicità. Sono certo che questa partnership, anche per il ritorno in presenza di questo grande evento, darà un ulteriore impulso al Premio rendendolo ancora più ambito».

«Sono onorato di avere la direzione di questo Premio che amo da sempre» ha detto Maurizio Casagrande «perché lo seguo da tantissimi anni e perché è dedicato ad uno dei personaggi che ho più amato in assoluto, tra i grandi napoletani in Italia e nel mondo. Massimo era diventato un artista internazionale e io spero di riuscire ad essere all’altezza di questo nome e quindi di far sì che anche il Premio sia quanto più possibile vicino alla grandezza di un mostro sacro come Massimo. Non dico di voler fare un “mostro sacro di Premio”, ma cercherò di realizzare una kermesse che meriti questo nome».

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