La didattica a distanza: un cammino in comune

Un antico proverbio africano afferma: “Per crescere ed educare un bambino ci vuole un intero villaggio”. È una massima che vuole rimarcare l’impegno che coinvolge l’intera comunità educante: quello di prendersi cura dei propri giovani lavorando in continua sinergia e in reciproca fiducia, al fine di creare un’alleanza educativa che permetta di guardare nella stessa direzione. Ebbene, oggi, più che mai, la scuola ha dimostrato di essere pronta a lavorare insieme per tutelare i propri giovani dalle difficoltà cui possono essere esposti. Docenti e genitori, durante l’intero periodo del lockdown, si sono uniti per contrastare ciò che, purtroppo, stava minando la  serenità dei nostri  ragazzi: il distacco improvviso dal proprio quotidiano, fatto di aule, di compagni e di condivisione di esperienze. Nella costruzione del cammino in comune ci si è ritrovati ancor più vicini, con l’obiettivo preciso di fare rete e costruire ponti, per diminuire la distanza fisica. Un rapporto, quello tra scuola e famiglia, che si è trasformato in un incontro di vera comunicazione e di enorme collaborazione, laddove ognuno, nonostante la diversità dei ruoli, ha operato con tutte le proprie energie, portando avanti la  formazione e la crescita dei giovani in un momento di grande smarrimento, paura e sconforto. Un crescere insieme, dunque, in un cammino di ricerca e di speranza. Un lavoro sinergico che ha visto i docenti, da un lato, impegnati nella realizzazione, seppure virtuale, di un ambiente di apprendimento accogliente, caloroso e quanto più similare a quello tradizionale ed i genitori, dall’altro,  pronti ad attuare ed agevolare il lavoro in presenza. Ci si è messi gli uni nei panni degli altri, in un’ottica di aiuto reciproco e di immedesimazione per le difficoltà che ognuno, a suo modo, stava vivendo. Ci si è tesi la mano, per il benessere dei propri ragazzi. Un’esperienza che rimarrà, senza dubbio, nei ricordi di tutti e che ha evidenziato, ancor di più, l’importanza del dialogo educativo tra scuola e famiglia, presupposto imprescindibile e fondamentale per una proficua azione formativa ed educativa. Resta, ad agni modo, la precisa convinzione che il processo di educazione e di formazione debba necessariamente svilupparsi in un ambiente in cui la relazione possa realizzarsi in modo autentico, reale e, soprattutto, senza un distanziamento sociale.  È, comunque, doveroso fare un enorme plauso a tutta la comunità educante per aver fatto sì che nessuno alunno rimanesse indietro, ma il complimento più grande è, senza dubbio, per gli alunni: “piccolo grandi eroi” che, con impegno, coraggio, determinazione ed enorme resilienza hanno superato le difficoltà di questo tempo così difficile. Viva la scuola che sa andare avanti, nonostante tutto!

12.09.2020

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