«Puntare l’attenzione sulla respirazione equivale ad una meditazione in presenza». (Chongyal Norbu, maestro del buddismo tibetano)

La scienza della respirazione, oggetto di studio da parte delle neuroscienze e dell’istituto “Mind and Life”, ha dimostrato che una corretta respirazione porta benefici non solo alla salute fisica, ma anche psichica, facendo diminuire ansia e stress. Una buona relazione fra corpo, respiro e mente permette all’energia del corpo di fluire: il corpo, se non sta bene, può influenzare la sfera dell’energia che a sua volta può causare squilibri a livello della mente, mentre la consapevolezza alla nostra respirazione permette, invece, al pensiero di liberarsi.

In un articolo precedente, ho parlato della necessità di un feed back respiratorio per rilevare gli eventuali errori respiratori. Adesso cerchiamo di osservare tutto ciò che si riflette non solo del nostro corpo, ma anche del nostro stato, nel nostro sentire, nei nostri sensi, nelle nostre emozioni.

Seduti, rilassati e con la schiena dritta, respiriamo e lasciamo fluire i pensieri, non diamogli rilevanza, riconosciamoli e lasciamoli andare senza bloccarli. Svuotiamo la mente e cerchiamo di lasciare fluttuare il respiro, il pensiero e l’energia, così come lo illustra lo scrittore giapponese Ryoi in questa sua poesia: «Vivere momento per momento, abbandonarsi interamente alla luna, alla neve, ai fiori di ciliegio e alle foglie rosse degli aceri, cantare canzoni, bere sakè, consolarsi dimenticando la realtà, non preoccuparsi della miseria che ci sta di fronte, non farsi scoraggiare, essere come una zucca vuota che galleggia sulla corrente dell’acqua: questo io chiamo ukiyo, il mondo fluttuante» . Se manteniamo la presenza, si può scoprire che si alternano stato calmo e movimento.

Riuscire ad utilizzare i benefici della meditazione dipende, soprattutto, dalla volontà di apprenderne i principi che vi sono alla base. Alcune tecniche, dalle più semplici alle più complesse, ci danno la possibilità di distinguere tra miti, superstizioni, mode ed esperienza con una certa chiarezza. Il Dalai Lama propone di introdurre nelle scuole del mondo un insegnamento su come gestire le proprie emozioni fin dall’infanzia. A New Delhi, queste sono chiamate “lezioni di felicità” mentre in Gran Bretagna nelle scuole viene insegnato lo yoga e la meditazione per contrastare il bullismo con grande successo da molti anni.

Non temete, dunque, di dover applicare qualche strano rituale mistico, niente di tutto questo: tutti respiriamo per vivere e l’unico rituale è respirare naturalmente ed osservare la nostra stessa respirazione, lasciando libera l’aria di entrare e uscire, spingendola in basso mantenendo un ritmo costante. Come vedete, è una tecnica semplice che si può sperimentare anche da soli per far emergere, così, emozioni sopite e scoprire se si ha la volontà di affrontarle.

12.01.2021

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *