La determinazione di Mariarosaria Canzano che accetta un destino avverso per proteggere la figlia Laura e i ragazzi come lei

Mariarosaria è una donna bella, giovane, intelligente, con tre figli sani e adorabili e una vita familiare felicemente normale. Un evento dietro l’angolo insidioso di un giorno qualunque, purtroppo, cambia tutto questo e stravolge irrimediabilmente la sua vita luminosa in un labirinto buio. 11 anni fa fu diagnosticato alla sua primogenita Laura l’autismo: con un serio ritardo cognitivo-intellettivo e comportamentale, con stereotipie da dover correggere.

“Il treno di Laura da allora marcia su binari paralleli, bizzarri, autentici e soprattutto diversi”.

Anche se Mariarosaria riesce a parlare dell’autismo di Laura in modo consapevole, oggettivo, realistico e costruttivo, non nasconde le sue paure.

“Spaventa la parola diversità, la disabilità, l’ignoto, l’inadeguatezza di ciò che si prova”.

Che cos’è l’autismo, quali le cause e qual è l’iter terapeutico

Si parla poco di autismo, sia nella società comune in cui si riscontra un senso di imbarazzo, sia attraverso le politiche sociali in cui c’è ancora tanto da fare.

L’autismo, o meglio denominato disturbi dello spettro autistico, perché rientra in una categoria in base alla dicitura che fa riferimento alla classificazione internazionale dei disturbi mentali, è un disturbo del neuro-sviluppo che coinvolge principalmente linguaggio e comunicazione, interazione sociale, caratterizzato da interessi ristretti e stereotipati. Chi ha questa disabilità vive in una dimensione singolare, impenetrabile, distante dalla realtà ordinaria, tanto da farla apparire a chi la osserva da fuori surreale e difficile da decodificare.

La ricerca indica una combinazione di potenziali cause  che scatenano questa patologia: genetiche, ambientali, differenze nella biologia cerebrale. L’autismo non è una malattia da cui si guarisce, non esiste una terapia risolutiva, ma solo psicoterapia e terapia di supporto alla genitorialità. Per questo è di fondamentale importanza una diagnosi precoce affidandosi a professionisti competenti, sia per scongiurare inutili allarmismi sia per iniziare il prima possibile un percorso adeguato.

Mariarosaria Canzano decide di scrivere un libro

Mariarosaria decide di raccogliere gli avvenimenti dei suoi ultimi 11 anni in un testo, spinta anche dall’ispirazione nata dalla lettura della storia di Eo e del suo papà Massimiliano Verga che ha pubblicato il libro edito da Mondadori, Zigulì. La mia vita dolce amara con un figlio disabile”. Nasce così “Laura coraggio! Storia di forza e coraggio raccontata da una mamma speciale” edito da Book Sprint che fornisce informazioni complete in un linguaggio necessariamente anche tecnico che Mariarosaria ha acquisito accompagnando la figlia in ospedalizzazioni e cicli terapeutici. È anche un racconto che parla della ragazza da quando è nata ad oggi, della quotidianità con la sua disabilità e quello in prima persona di una madre che decide di essere forte, di non compiangersi, ma rialzarsi subito dal baratro di sconforto e dolore in cui è precipitata; perché andare avanti lo deve alla sua vita, ma soprattutto a sua figlia che ha bisogno di lei più di prima. Ora Laura è un’adolescente di quasi 18 anni con i suoi pensieri annodati, con i suoi sogni sospesi, con le sue affermazioni criptiche, con il suo modo di tenersi lontano dalla gente e il modo speciale di amare e farsi amare.

“La mia ragazza sta bene nel suo mondo, è serena in quella sua realtà fatta di silenzi assordanti, nel suo mutismo a tratti soliloquio, nei quali anche io a volte mi perdo”.

Il messaggio di Mariarosaria a tutte le mamme e i papà

“Laura coraggio!” vuole essere una guida per le famiglie che hanno un figlio autistico con il fine di incoraggiare alla speranza, all’accettazione per superare il trauma della diagnosi, alla solidarietà e di sensibilizzare anche chi non vive direttamente questa situazione di disabilità, aiutando a capire cos’è l’autismo per sostenere la battaglia di tutti i ragazzi come Laura.

La mamma di Laura si sta facendo da portavoce in tutti i comuni del territorio iniziando da quelli della Campania, coinvolgendo i sindaci, affinché adottino il libro “Laura coraggio!” anche con lo scopo di suggerire dei programmi e dei corsi da redigere nei progetti per le politiche sociali e per le scuole.

“Un giorno noi genitori non ci saremo più e la società deve accoglierli, integrarli, accettarli e renderli quanto più possibile autonomi. Dell’autismo devono farsene carico tutti!”

È comune a tutti attraversare periodi in cui si è investiti da frustrazioni e da impedimenti per svariate cause. La storia di Mariarosaria e Laura insegna a dare giusto peso ai problemi e ad affrontarli con la leggerezza del sorriso e con la volontà del guerriero.

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *