La didattica a distanza, ai tempi del Coronavirus

“La Scuola ha il compito di rispondere in maniera solida, solidale e coesa, dimostrando senso di responsabilità, di appartenenza e di disponibilità, ma soprattutto la capacitò di riorganizzarsi di fronte ad una situazione imprevista, senza precedenti nella storia repubblicana, confermando la propria missione. Perché la lontananza fisica, quando addirittura non l’isolamento, non possono né devono significare abbandonoSiamo tuti consapevoli della sfida che il Paese tutto sta affrontando e che richiede a ciascuno sacrifici e responsabilità nei comportamenti. La scuola è in prima linea perché ritiene che la cultura sia un fattore decisivo perché il nostro Paese sappia affrontare, superare e vincere la battaglia in corso. Nessuno deve essere in sosta, in panchina, a bordo campo”.

MIUR, “Prime indicazioni operative per le attività di didattica a distanza” del 17 marzo 2020

Trattasi di indicazioni intrise di speranza, di coraggio e di senso di responsabilità. Un messaggio che, in un momento storico difficile come questo, indirizza, instrada ed orienta coloro che hanno il dovere di continuare ad essere un punto di riferimento per gli altri. Indicazioni operative, dunque, che ricordano alla classe docente tutta l’importanza del proprio ruolo, affinchè la cultura sia sempre l’arma con la quale superare ogni difficoltà.

Un messaggio dal preciso contenuto che sottolinea quanto, in questo momento, fare didattica sia importante, anche se a distanza.

Sì, è proprio cosi, la didattica, oltre le distanze, è davvero importante.

È importante perché abbiamo un compito sociale, oltre che formativo, da svolgere: continuare ad essere “comunità educante”;

è importante perché rafforza il senso di appartenenza e ci fa sentire tutti, alunni, docenti e genitori, meno soli;

è importante perchè è per noi docenti un dovere professionale, etico e morale;

è importante perché fa sì che i giovani, in questo periodo di grande disorientamento, isolamento e possibile demotivazione, possano sentire che ci siamo e siamo qui per loro;

è importante perché restituisce ai nostri giovani quella normalità che gli è stata, purtroppo, sottratta;

è importante perché l’interazione, anche se in forma digitale, è collante che mantiene e rafforza la trama dei rapporti umani;

è importante perché il nostro non è un semplice lavoro, ma una missione;

è importante perché la Scuola è anche Casa, dove puoi rifugiarti e trovare conforto, e come tale non ti può abbandonare;

è importante, perché dobbiamo avere il coraggio di andare avanti, senza timore;

è importante perché, oltre ad essere un dovere, è soprattutto un atto d’amore.

15.11.2021

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